Il Guardiano della Soglia
Come per molti di voi, mio desiderio e intento è quello di alimentare, coltivare, nutrire, qualcosa che piace e fa star bene!
Quella "parte di noi" che la tradizione chiama Anima, cioè la parte "femminile e creativa" legata all'intelligenza del cuore; oggi, purtropppo, la più sofferente...
Da parte mia, ci ho messo e ci sto mettendo tutta la mia vita, come molti di voi sanno.
Ognuno di noi propone (di sé), consapevolemente o inconsapevolemente, non solo ciò che ama di più, ma ciò che emana dalla sua parte più profonda, spesso - persino - a prescindere dalla sua volontà. E qui, a mio avviso, non si può mentire. E' qualcosa che "si sente", non che "si capisce"...
Eppure le sfide aumentano, di giorno in giorno, soprattutto quelle legate al nostro mondo materiale e quotidiano. Queste tuttavia non devono fermarci, non possono fermarci: forse, addirittura, rafforzano il nostro intento e la nostra determinazione. Anche se all'apparenza pare che esercitino un freno, una limitazione, un impedimento. Non c'è dubbio: ci troviamo davanti il
"Guardiano della Soglia"!
E'
Lui (scusate, ma merita la maiuscola...) che inesorabilmente si presenta ogniqualvolta siamo in procinto di compiere un passo, un vero passo: è
Lui che, puntualmente, tira il freno, mette il bastone fra le ruote, depista e "corrompe".
Ma non sempre lo fa per fermarci... questo dobbiamo capire. Negli antichi misteri, due erano i modi per "propiziare l'iniziazione": uno che "spingeva" l'adepto, suggerendogli strategie, ispirandogli forza, l'altro che lo "frenava" - lo "spingeva frenandolo" - ma non allo scopo di fermarlo...
In ogni tradizione iniziatica esiste questa doppia polarità di forze, opposte solo all'apparenza; entrambe - in realtà - rivolte a "propiziare" il compiersi del processo.
Quando dunque percepiamo la
Sua presenza, fermiamoci un attimo: ascoltiamolo, ricordiamo che è un
Dàimon, una sorta di dio mascherato; cogliamo l'intento profondo di quello che sta succedendo...
"Lui", può essere una persona, un esame da affrontare, un pensiero o, per lo più, un evento apparentemente "casuale". Primo, non spaventiamoci; secondo, cerchiamo, possibilmente, di leggere al di là del velo... Terzo, accettiamo la sfida.
Ricollegandoci ancor più potentemente e con maggior chiarezza alla forza del nostro Intento, del nostro sentire, del nostro amare.
Consapevoli che, più accresciamo la nostra Consapevolezza, più le sfide aumentano e che, se
Lui è lì, è per vedere se sappiamo riconoscerlo e, soprattutto, per ricollegarci alla nostra forza più profonda.
Ognuno - dunque - prosegua imperterrito, nel Cammino verso di Sé! E non smetta mai di alimentare e di credere nel "fuoco interiore" che lo anima e lo rende
Umano, a dispetto di quento "i tempi" vorrebbero!!!
Nell'"invisibile", siamo e saremo sempre più un popolo che combatte per la Luce.
Io ci sono,
Loredana